Archivio Cavellini

 

E’ forse la prima vera e personalissima novità che GAC mette in campo nella sua ossessiva ricerca.

Sono opere che nascono anch’esse da una ragione interna ed emotiva: deluso dalla tiepida accoglienza subita alle prime uscite pubbliche con le sue opere, comprende che solo affrontando le contraddizioni del sistema artistico ha la possibilità di trovare ascolto.Distrugge le opere che stava producendo e le incassetta con un forte senso di autoepurazione. Nel fare ciò, forse inconsciamente, spezza una costante evolutiva che fino a quel periodo aveva governato la processualità artistica. Uno sguardo obliquo rivolto al passato ed alla condizione dell’artista artefice di questo trapasso diviene lo strumento nuovo del suo operare.

































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CASSETTE CHE CONTENGONO OPERE DISTRUTTE

1966-1970

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