Archivio Cavellini

 

E’questo l’ultimo lavoro di GAC, una testimonianza preveggente e malinconica con cui ha accompagnato la propria fine terrena attraverso una traccia conclusiva dell’identificazione con la storia, l’arte e la pittura. Ogni giorno, nella clinica che lo ospitava, ad una data ora del mattino, segnata nel foglio come il numero della stanza in cui stava, produceva un collage in cui si autoritraeva, mimando la sua tipica dinamicità facciale, immerso in un universo di “autostoria” dell’arte.  

































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AUTORITRATTI IN CLINICA, 1990

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